EVENTI E STAGE
25, 26 e 27 gennaio 2020
Il Comune di Vigodarzere organizza per il Giorno della
Memoria, Stück 9828, un performance itinerante di
teatro-danza di DDT Dna Dance Theatre (www.ddtdancetheatre.it)
con le coreografie di Elena Bottaretto e Patrick
Duncan, drammaturgia e regia di Barbara Ammanati.
L'evento si terrà presso l'ex deposito missilistico
dell'Aeronautica Militare di via Roma n. 23 a
Vigodarzere nei seguenti giorni ed orari:
Sabato 25 gennaio alle 19.30 e alle 20.45 puntuali
Domenica 26 gennaio alle 18.00 e alle 19.30 puntuali
Lunedì 27 gennaio alle 20.00 puntuali
Info utili:
a) l'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria
da effettuarsi secondo una delle seguenti modalità:
- via mail cultura@vigodarzerenet.it
indicando obbligatoriamente nell'oggetto della mail
"Prenotazione a Stuck 9828", nel testo della stessa:
nome e cognome di tutti i partecipanti, recapito
telefonico, Comune di residenza e turno preferito.
Il personale dei Servizi Culturali darà conferma, nei
giorni successivi all'arrivo della richiesta,
dell'avvenuta prenotazione;
- recandosi presso i Servizi
Culturali/Biblioteca (Barchessa di Villa Zusto - via
Ca' Pisani n. 74 - Vigodarzere) dal lunedì al giovedì
ore 9 - 13 e 15 - 19, venerdì ore 9 - 13 e 15 - 17,
sabato ore 9 - 12;
- telefonicamente allo 0498888374/313 (Ufficio
Cultura) b) è necessaria la puntualità. A percorso
iniziato, per ragioni tecniche, non sarà più possibile
entrare nella struttura.
c) è consigliato un abbigliamento adeguato al percorso
che si svolgerà all'esterno della struttura e
all'ambiente interno non riscaldato.
d) è vietato l’accesso alle auto all’interno della
struttura. Il parcheggio più indicato è quello dietro
alla stazione ferroviaria di Vigodarzere (con ingresso
da via Verdi)
Vi aspettiamo per rivivere e non dimenticare.
Sabato 27 gennaio 2018 - Locandina
“Mein Herr, ich zählte von mir, daß es 200 Stücke
ist.
Signore, ho contato che da me sono 200 pezzi.”
Era la frase con cui si terminava l'appello nei campi
nazisti, oppure 1.000 o 10.000 secondo la grandezza
del campo. Sempre “pezzi“ però – non prigionieri,
tanto meno persone.
Pezzi con dei numeri, senza più nome, senza corpi,
memoria, identità.
Disabituarsi a se stessi e diventare una cifra da
ricordare per sopravvivere.
La rammemorazione della Shoah è sostanzialmente
l'impegno a ritrovare i nomi di tutti, ridare umanità
a chi è stato obbligato a disfarsene.
Elena Loewenthal, scrittrice e studiosa di ebraismo,
ci indica una strada per ricordare e non semplicemente
commemorare delle morti.
Dobbiamo riconoscere che non è una storia altrui
cui si rende omaggio, ma la propria che si ricorda
per quello che è. Anche se è orribile. La storia è
di chi la fa, di chi la vede, di chi c'è e viene
dopo chi c'era, non solo di chi per quella storia
non c'è più.
Un percorso di tre stanze, segnato da delle X rosse
per ognuno, per avere uno spazio in questa storia, per
esserci, noi e voi.
Coreografie di Elena Bottaretto e Patrick Duncan
Drammaturgia di Barbara Ammanati. Dialoghi tratti da
componimenti poetici di Wislawa Szymborska
MERITI RECENTI